Fontana, nonostante le condizioni metereologiche avverse, il montaggio è eseguito.

Le pioggerelle saltuarie ma costanti, hanno contribuito ad un notevole rallentamento dei lavori;

tuttavia il montaggio è stato eseguito.

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Parallelamente è stata completata anche l’integrazione della lacuna presente nella vasca.

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Ora prosegue l’attesa di giornate non piovose che consentano il completamento delle stuccature alla giunzione delle varie parti, ee i trattamenti superficiali e protettivi.

 

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Restauro e riuso

Il restauro e` finalizzato al rpristino delle funzionalità di un’opera; non è riservato esclusivamente alle opere d’arte o ad oggetti ed opere di importanza culturale o storica;

può anche aiutare a recuperare vecchi oggetti di uso quotidiano,  modificandone anche la funzionalità.

Ad esempio, due componenti la cornice di una specchiera degli anni ’50, intagliati e decorati, con l’aggiunta di una base, e la sua decorazione, possono diventare due inusuali fermalibro.

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Arredamenti antichi artistici

Un bellissimo tavolino dipinto:

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Una visione completa del piano:

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Ed i piedi decorati con arabeschi dorati:

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Alla prossima.

 

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Arte popolare decorativa

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Una maternità diversa dal solito.

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Oppure una barca vela, mezzo per la sopravvivenza quotidiana, in un porto di mare.

 

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Conservazione di opere d’arte e complementi di arredo.

La miglior conservazione di un’opera consiste nel non innescare processi che possano portarla al decadimento.
Le condizioni di microclima e di luminosità dell’ambiente circostante possono influire in modo significativo nel suo degrado o nella sua conservazione.
Il controllo di umidità relativa e temperatura ambientali, è fondamentale per il prolungamento della sua vita, escursioni termiche elevate provocano variazioni dimensionali con punti di tensione, specialmente nel caso di oggetti o opere composte da materiali misti (metallo e legno).
Valori elevati di umidità relativa ambientale favoriscono:
– processi di ossidazione nei metalli;
– l’umidificazione provoca nel legname dilatazione ed ammorbidimento delle fibre, esponendolo alla possibilità di attacchi fungini, virali e di insetti xilofagi;
– la crescita di microflora, muffe e funghi, su pietra e legno;
– l’ammorbidimento superficiale di opere o strati gessosi;
– insediamento di microflora e batteri su stoffe e pellami;
ed altri casi di minore rilevanza.
Le condizioni espositive assumono un’importanza rilevante, e sono da tenere ben presenti per il mantenimento di un’opera nelle sue condizioni originarie, soprattutto nei casi di esposizioni all’aperto o, al chiuso con grossa affluenza di pubblico; in questi casi occorrerà monitorare periodicamente, ed a distanza temporale ravvicinata, la tenuta dei materiali protettivi applicati, ripetendone l’applicazione ogni volta che ci si accorga della loro inconsistenza/logoramento.
Nel caso di esposizione in locali chiusi, ottenere una buona aereazione ci aiuterà a mantenere l’umidità relativa a valori accettabili; se non fosse sufficiente ad avere condizioni ottimali, meglio predisporre un impianto di climatizzazione che controlli temperatura ed umidità relativa; questo vale soprattutto per le esposizioni museali: temperatura di 18-20° C con umidità relativa al 40-50% sono condizioni ideali anche per gli esseri umani. Nello specifico si suggeriscono valori di:
<45%         per materiali inorganici (metalli, pietra, ceramica),
42-45%        fossili
50-65%        per materiali organici (legno, carta, tessili, avorio, cuoio, pergamena, dipinti, …)
100%        oggetti provenienti da scavi umidi o da immersione.

Altro fattore importante è l’illuminazione, il cui eccesso è dannoso su tutti i materiali organici, in quanto la radiazione luminosa agisce sulla pigmentazione dei materiali, può provocarne lo sbiadimento dei colori e processi di disgregazione materica, con indebolimento superficiale, riduzione delle proprità meccaniche, alterazioni cromatiche, ingiallimento, decolorazione, logoramento delle fibre e polverizzazione degli strati superficiali.

In particolare livelli di illuminazione non pericolosi potrebbero essere:
< 50 lux     per materiali estremamente sensibili (seta, lana, carta, acquerelli, manoscritti, cuoio decorato, …),
150-200 lux    materiali sensibili (dipinti ad olio e tempera, avorio, legno, cuoio, ossa, lacche orientali, …),
comunque contenuta, anche se più elevata, per materiali non sensibili (vetro, pietra, ceramica, metalli, pitture a fresco).
Maggiori indicazioni sul valore di un lux si possono trovare qui

In altri termini un approccio di “buon senso”, comunque sempre molto utile, ci porterebbe ad eliminare o ridurre fortemente le radiazioni ultraviolette ed infrarosse, ridurre comunque illuminazioni eccessive, ridurre il tempo di esposizione alle fonti luminose, aereare i locali.

Per un approccio più preciso, conviene sempre effetture:
controllo termoigrometrico,
controllo illuminotecnico,
controllo biologico,
spolveratura periodica,
verifica dei prodotti durante il restauro, ponendo attenzione alla loro conformità con l’opera stessa.

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Fontana, dopo la pulitura si passa al montaggio e ricostruzione: gli interventi continuano.

I vari componenti sono stati puliti, si procede con rimontaggio, stuccatura e ricostruzione delle parti cadute.

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Posizionati la base, il leone da cui uscirà il getto d’acqua, la vasca e la colonnina che sosterrà un secondo leone.

La colonna è stata rinforzata con l’applicazione, nell’antico foro centrale dove era inserito il tubo di scorrimento dell’acqua, con un tubo di acciaio cui sono state saldate due piastre, anch’esse in acciaio, sulla base e la sommità. In questo modo il peso del leone superiore sarà parzialmente scaricato sulla base, senza gravare totalmente sulla colonna, che essendo di sezione piuttosto stretta, potrebbe costituire il punto debole dell’intera struttura. Una colata di sabbia e cemento all’interno del tubo centrale, rinforzerà il tutto.

Si passa ora alla stuccatura ed alla ricostruzione delle parti cadute nel corso del tempo. Si procede con una malta a base di calce e polvere di calcare “rosso Verona”.

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Come si vede, la stuccatura viene eseguita per stratificazione successiva, ed il composto viene rinforzato con un’intelaiatura di spinotti in vetroresina:

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Al termine della ricostruzione si cercherà di intagliarla ricostruendo anche l’immagine scolpita.