La storia di Michaelina Wautier, donna artista che operò nelle Fiandre del Seicento, è una storia di sfida ai pregiudizi: quelli del suo tempo, e quelli dei secoli successivi. Un’artista riscoperta di recente.
“Glück glaubte ein Gemälde so grossen Formats der Hand einer Frau nicht zutrauen zu dürfen”. Ovvero, Glück non credeva che un dipinto di così grande formato fosse stato realizzato dalla mano di una donna. A scrivere queste parole era, nel 1967, l’allora curatore della Galleria dei dipinti del Kunsthistorisches Museum di Vienna, Günther Heinz (Salisburgo, 1927 – Vienna, 1992). Quell’anno, lo studioso austriaco aveva dato alle stampe un saggio su Jan van den Hoecke e sui pittori olandesi presenti nel museo viennese, e s’era soffermato su di un dipinto monumentale, uno dei più spettacolari della raccolta, un grande olio su tela di due metri e settanta d’altezza per tre e cinquantaquattro di larghezza, che raffigura un Trionfo di Bacco. Grande protagonista dell’opera è il dio del vino, visibilmente ubriaco, tanto da non reggersi in piedi: si sdraia così in maniera scomposta sopra una specie di carriola coperta da una pelle di leopardo, e pietosamente trainata da un satiro che, lungi dall’essere quel personaggio allegro e grottesco che siamo abituati a vedere in opere dello stesso soggetto, ha piuttosto l’aspetto d’un vecchio dignitoso, che sembra rivolgere al giovane Bacco ebbro uno sguardo di compassionevole rimprovero. Attorno, una festosa torma di varî personaggi: c’è Sileno, il compagno di Bacco, che sta spremendo un grappolo d’uva direttamente sulla bocca del dio. Dietro c’è l’asino di Sileno, sul lato opposto una menade a seno scoperto che porta un tirso con intrecciati alcuni pampini di vite, ed è l’unico personaggio a guardare verso l’osservatore, sotto ancora osserviamo tre bambini che giocano con una capra (e uno di loro regge un bicchiere, una sorta di flûte), a sinistra un altro satiro che suona una tromba.
Sorgente: Michaelina Wautier, storia di una donna artista che dalle Fiandre del Seicento ha sfidato ogni pregiudizio